“Fontanone” – Faenza

L’intervento realizzato ha avuto per oggetto la ristrutturazione completa della centrale termica e della centrale idrica, prevedendo la rimozione dei generatori di calore esistenti destinati al servizio riscaldamento, del produttore di acqua calda sanitaria e del generatore di vapore a bassa pressione a servizio della cucina interna. È stato realizzato inoltre l’impianto di spegnimento automatico a servizio dell’archivio documentale situato al piano interrato, insieme alle opere connesse alla realizzazione di tutte le compartimentazioni principali finalizzate all’adeguamento della struttura alle vigenti normative di prevenzione incendi.

In origine la struttura risultava servita da una coppia di generatori di calore a gas metano della potenzialità complessiva di circa 1.500 kW destinati alla produzione di energia per riscaldamento e per acqua calda sanitaria, nonché da un generatore di vapore a bassa pressione della potenza di 380 kW a servizio degli apparecchi di cottura della cucina. Negli anni precedenti agli interventi di ristrutturazione la committenza ha provveduto ad installare un piccolo sistema di cogenerazione connesso alla rete generale di distribuzione del fluido termovettore.  Per la ristrutturazione della centrale termica si è provveduto ad eliminare i due generatori di calore esistenti, installando due nuovi generatori di calore del tipo a condensazione della potenza al focolare di 414 kW ciascuno, riducendo quindi la potenza installata complessiva del 45% circa. Si è quindi proceduto all’adeguamento delle canne fumarie esistenti ai nuovi generatori di calore mediante l’intubamento con calze di materiale sintetico successivamente termoformate in modo da farle aderire perfettamente alle pareti interne esistenti. Il nuovo generatore di vapore a bassa pressione ha mantenuto le caratteristiche di potenza pressoché invariate rispetto a quello esistente assicurando tuttavia migliori prestazioni in termini di efficienza.

La ristrutturazione della centrale idrica abbinata all’impiego di circolatori di tipo elettronico, ha permesso di riorganizzare e razionalizzare l’intero sistema di distribuzione del fluido termovettore all’impianto di riscaldamento e di dedicare specificamente alla produzione di acqua calda sanitaria il sistema cogenerativo già esistente, assicurando tuttavia l’integrazione e/o il soccorso da parte dei generatori di calore.
Grazie all’ampia gamma di modulazione dei nuovi generatori impiegati e alla realizzazione di un nuovo sistema di termoregolazione e tele gestione capace di controllare ogni sezione dell’intero impianto (dal sistema di generazione ai singoli corpi scaldanti dotati di valvole termostatiche settabili attraverso una specifica interfaccia web) si è ottenuta una considerevole riduzione dei consumi di gas per il servizio riscaldamento. La scelta di dedicare il piccolo sistema di cogenerazione alla sola produzione di acqua calda sanitaria, associata alla realizzazione di un accumulo di circa 4000 lt utili di acqua, è risultata vincente in quanto ha fatto registrare un aumento delle ore di funzionamento dei cogeneratori massimizzando quindi anche l’energia elettrica prodotta e riducendo gli interventi delle caldaie per l’integrazione. Di fatto la struttura è caratterizzata da un profilo di acqua calda sanitaria che vede due prelievi massicci concentrati in due ore circa nella mattina e a metà pomeriggio, pertanto i cogeneratori funzionanti praticamente in continuo sono in grado di riscaldare l’intera acqua contenuta nel sistema di accumulo nel periodo che intercorre fra un prelievo e quello successivo richiamando l’intervento delle caldaie per brevissimi  periodi durante la giornata.
Dai riscontri fatti dall’Ente gestore della struttura si è potuto stimare un risparmio sulla bolletta del gas rispetto agli anni precedenti superiore al 20%.

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