Adeguamento infrastrutture TRE MONTI – IMOLA

Adeguamento infrastrutture della discarica di rifiuti non pericolosi Tre Monti di Imola.

Gli interventi all’interno del sito hanno interessato le seguenti aree:
Piazzale di ingresso all’impianto;
Piazzale di uscita dall’impianto;
Piazzale ex biogas;
Area trattamento del percolato nella zona del lagunaggio.

Piazzale di ingresso
I lavori hanno previsto l’inserimento in tale area di spazi aggiuntivi adibiti a parcheggio con diverse funzioni:
attesa all’ingresso prima della pesatura per effettuare il controllo della documentazione;
attesa all’uscita dopo la seconda pesatura per il ritiro della documentazione;
attesa per i mezzi che risultano in possesso di documentazione carente o non conforme a quanto richiesto dalle norme vigenti;
parcheggio per autovetture dei dipendenti e/o dei visitatori.
In aggiunta a quanto sopra descritto sono state identificate diverse collocazioni sia per strutture di nuova realizzazione, quali il fabbricato uffici accettazione che effettuerà il controllo della documentazione, sia per strutture esistenti quali la zona CPI (deposito oli, serbatoio gasolio e serbatoio gpl).

In particolare è emersa l’esigenza di collocare anche le seguenti strutture:
platee predisposte con gli allacci ai sottoservizi per l’ubicazione delle baracche di cantiere ad uso della ditta che opera all’interno della discarica;
ricollocazione della stazione metereologica in quanto non compatibile con la nuova gestione del flusso veicolare;
zona stoccaggio rifiuti non conformi quali pneumatici, frigoriferi, batterie, ecc..,; la nuova struttura avrà caratteristiche conformi alla vigente normativa in materia;
piazzale di ricovero scarrabili per consentire lo svolgimento delle analisi che devono essere svolte sui carichi di nuova origine (procedura di omologazione);
serbatoio ad asse orizzontale e capacità di 50 mc per l’accumulo del percolato derivante,mediante stazione di sollevamento, dalla vasca V1 dei lagunaggi.
Nella gestione della discarica si è evidenziata inoltre la necessita di avere delle riserve di accumulo idrico per irrigazione e lavaggio dei piazzali.

Per tali riserve idriche è stata installata nell’area di ingresso, una vasca di accumulo di capacità circa 50 mc collegata a monte allo scarico di una vasca di prima pioggia, e a valle ad una condotta esistente che porta allo scarico autorizzato S2.
Si riportano nei paragrafi di seguito le descrizioni in dettaglio delle opere realizzate.

Area dei parcheggi e flusso veicolare
Il flusso veicolare è regolato mediante barriere tipo new-jersey opportunamente dislocate sull’area di ingresso in modo da evitare una sovrapposizione dei mezzi in circolazione.

Platee per le baracche di cantiere
Sono state realizzate quattro platee di dimensioni in pianta di circa 2,5 x 6 m2 cadauna dotate della predisposizione all’allaccio ai sottoservizi necessari. A tal proposito è stato realizzato il collegamento come predisposizione alla rete acque nere del piazzale.

Stoccaggio rifiuti non conformi
Lo stoccaggio dei rifiuti non conformi è stato realizzato in apposita area, mediante strutture realizzate secondo la normativa vigente. In particolare sono state realizzate due tettoie tra loro adiacenti e di dimensioni di circa 5x4 m2 cadauna a copertura di un bacino di contenimento sul quale verranno appoggiati i rifiuti non conformi.
Per quanto possibile, i rifiuti verranno stoccati in appositi contenitori dotati di vasca di raccolta stagna sul fondo per evitare eventuali sversamenti, ma per i rifiuti più ingombranti si procederà allo stoccaggio diretto sotto tettoia.

Piazzole per ricovero degli scarrabili
La procedura di omologazione richiede la verifica, mediante analisi, del carico che deve essere conferito in discarica.
Per poter effettuare questa operazione è necessario ricoverare lo scarrabile per un tempo di circa 7-10 gg, fino cioè alla verifica della conformità o meno del carico.
Per consentire lo svolgimento di questa attività sono state predisposte tre platee di dimensioni circa 4x10 m2 cadauna in modo da consentire la sosta degli scarrabili, ed a tale piazzola è stata collegata una rete fognaria e dotata a monte di pozzetti con paratoie manuali: tali paratoie saranno normalmente aperte per consentire il defluire delle acque, ma se dovessero essere presenti carichi in corso di accertamento di conformità, tali paratoie dovranno essere chiuse per evitare la contaminazione delle acque di pioggia. Qualora i carichi dovessero poi risultare conformi, le paratoie verranno aperte per consentire lo svuotamento dell’area di ricovero.

Serbatoio di accumulo del percolato
In condizioni non standard di funzionamento, ossia nel caso in cui risulti difficoltoso – per vari motivi sia funzionali, sia gestionali - inviare il percolato all’impianto di depurazione mediante la condotta esistente, si potrà rilanciare il refluo ad un serbatoio previsto nell’area di ingresso dal quale le autobotti potranno essere caricate per il successivo conferimento al trattamento.
Il serbatoio, di capacità complessiva pari a 50 mc, è alimentato da un gruppo pompe di rilancio collocato in vasca V1.
Il serbatoio è realizzato a parete semplice ad asse orizzontale supportato da 6 selle e, per evitare eventuali sversamenti a terra in caso di perdita, è stata realizzata una vasca di contenimento di dimensioni circa 10 x 8 m2 ed un muretto di contenimento di altezza pari a 0,70 m.
Il serbatoio è appoggiato su dei rialzi di idonea altezza situati nella piazzola specifica per consentire, mediante lo scarico di fondo esistente sul serbatoio, lo svuotamento dello stesso nell’autobotte mediante collegamento a gravità.

Vasca di prima pioggia e di accumulo
Come sopra descritto sono state installate nell’area di ingresso due vasche in c.a.v. prefabbricate in serie: una di prima pioggia di capacità circa 50mc, opportunamente dimensionata in modo da rispettare quanto richiesto dalla normativa vigente, ed una vasca di accumulo, a valle della precedente, di capacità analoga.
Una volta esaurita la capacità di invaso della vasca di prima pioggia, l’acqua tracimerà nella vasca di accumulo. Una volta riempitasi completamente quest’ultima, l’acqua per gravità defluirà alla rete di acque bianche verso lo scarico autorizzato.
La vasca di prima pioggia è corredata di elettropompa per lo svuotamento dopo 48-72 ore dalla fine delle vento meteorologico.
La vasca di accumulo è collegata mediante sistema di pompaggio ad una manichetta UNI45 con tubazione di circa 3 m di lunghezza per agevolarne lo svuotamento e il carico dell’autobotte. L’attivazione delle pompe di svuotamento è gestito manualmente dall’operatore attraverso comandi collocati su apposito quadretto.
Tutta la copertura delle vasche è di tipo carrabile atta a sopportare il peso dell’autobotte che andrà ad effettuare il carico.

Piazzale di uscita
Le opere sono state realizzate con lo scopo di soddisfare la necessità di avere due zone di transito ben definite e regolamentate mediante sbarramenti per le seguenti situazioni:
presenza di mezzi autorizzati a lasciare la discarica senza dover effettuare il lavaggio dei pneumatici;
presenza di mezzi obbligati a lasciare la discarica previo lavaggio dei pneumatici.
Per ottemperare a tale necessità è stata demolita la palazzina uffici utilizzata come deposito. Di fatti, per ottimizzare la gestione degli spazi, dove era presente la palazzina, è stata realizzata una corsia di emergenza, opportunamente regolamentata mediante sbarra gestita dalla palazzina in ingresso, per il transito dei veicoli qualora il lavaggio ruote automatico non sia utilizzabile per manutenzione o interventi.

Su tale nuova corsia è stata quindi realizzata in opera una nuova vasca di lavaggio pneumatici manuale mediante idropulitrice; si sono resi quindi necessari i seguenti collegamenti idraulici:
collegamento del lavaggio ruote al disoleatore esistente che convoglia il chiarificato in una rete fognaria anch’essa esistente;
collegamento della lancia manuale per il lavaggio ruote alla rete idrica esistente.

Vasca di lavaggio ruote manuale
Tale vasca è stata realizzata in opera, di dimensioni in pianta analoghe alla vasca esistente e con muretti laterali in c.a. di altezza pari a 0,20 m. Il fondo è realizzato in c.a. con opportune pendenze in modo da convogliare le acque di lavaggio nel pozzetto al centro della platea collegato alla vasca di disoleazione esistente.
La lancia manuale che verrà utilizzata per il lavaggio ruote ed è collegata alla rete idrica esistente.

Piazzale ex biogas
Nella gestione della discarica, si è evidenziata la necessita di avere delle riserve di accumulo idrico per irrigazione e lavaggio dei piazzali.
Per tali riserve idriche è stata installata nell’area dell’ex biogas una vasca di accumulo di capacità pari a circa 300 mc. La vasca di accumulo è stata realizzata mediante elementi prefabbricati idraulicamente collegati fra loro sul fondo e dotati ciascuno di passi d’uomo nella copertura. L’acqua accumulata sarà convogliata, mediante opportuno sistema di pompaggio, ad una duplice destinazione:
in parte, con 1+1 pompe, sarà convogliato al pozzetto di scarico collegato ad un fosso esistente; la condotta è un PEAD 110 di lunghezza circa 70 m;
in parte al sistema di irrigazione, mediante 1 pompa.

Vasca di accumulo VAR 1
Come sopra descritto, tale vasca è stata realizzata mediante la posa di prefabbricati dalla capacità di circa 50 mc cadauno e collegati idraulicamente sul fondo mediante apertura nella parete con un passaggio circolare del diametro di 400 mm. Le acque in ingresso a tale vasca saranno convogliate dalla rete di raccolta delle acque superficiali esistente, ad un pozzetto di calma collegato al primo modulo della vasca mediante condotta in PVC  315.
Le acque raccolte vengono convogliate in un ultima vasca prefabbricata contenete il sistema di pompaggio sopra descritto.
Tutta la copertura della vasca è di tipo carrabile atta sopportare il peso dell’autobotte che andrà ad effettuare il carico.

Area lagunaggi e rilancio percolato
In tale area sono previste delle opere a tutela e gestione del flusso di percolato prodotto dal corpo discarica e trattato dal sistema di lagunaggio.
Le opere in quest’area hanno avuto lo scopo di installare due elettropompe sommergibili atte al prelievo del percolato da smaltire eliminando lo scarico di superficie dalla vasca V4.
Le pompe, sono collocate all’interno di tubo camicia in PEAD adagiato obliquamente sul rilevato arginale (slope-riser), recapita il percolato trattato dal sistema di lagunaggio ad un serbatoio denominato S2 ed avente capacità pari a 25 mc.
A valle di quest’ultimo si diparte un sistema di tubazioni e sistemi di controllo che recapita il percolato per gravità alla condotta esistente collegata al depuratore Santerno.
A valle del serbatoio S2 sono installati organi di intercettazione, sistemi filtranti, una valvola di regolazione a ghigliottina per la regolazione della portata ed un misuratore di portata, oltre ai conducimetri che forniranno in continuo le caratteristiche del percolato conferito a depurazione.
Accanto al serbatoio sopra menzionato, ne è stato realizzato uno analogo (S1) di pari capacità atto a stoccare il percolato che per ragioni di carattere gestionale venisse drenato dalle vasche di monte (V1, V2 e V3) oltre alle venute drenate dai tubi guaina predisposti a guardia delle varie tubazioni di scarico delle vasche.
Il sistema di accumulo, per evitare che eventuali perdite si disperdano al suolo, è posato su una platea in c.a. dotata di muri laterali di contenimento per la raccolta di eventuali sversamenti. A protezione di tale vasca di contenimento è stata inoltre realizzata una tettoia per limitare l’ingresso in vasca delle acque meteoriche.
Gli eventuali sversamenti di percolato saranno raccolti nella vasca di contenimento e rilanciati attraverso due elettropompe sommergibili collocate in un pozzetto specifico verso la vasca V4.

Nella gestione della discarica, come sopra evidenziato, vi è la necessita di avere delle riserve di accumulo idrico per irrigazione e lavaggio dei piazzali.
Anche in quest’area sono stati installati dei seguenti manufatti:
una vasca di accumulo VAR4 di capacità 50 mc, posta sul fronte sud della vasca V4,
una vasca di accumulo VAR5 di capacità 100 mc, posta sul fronte sud della vasca V4 collegata a valle ad una vasca di trattamento delle acque di prima pioggia.

Vasche di accumulo
Come sopra descritto sono state installate nell’area del lagunaggio tre vasche: tre in serie.
Le due in serie sono costituite da tre moduli di capacità circa 50 mc, costituenti la vasca di accumulo (VAR5) quindi per una complessiva capacità di 150 mc.
Entrambe le vasche di accumulo sono collegate mediante sistema di pompaggio ad una manichetta UNI45 con tubazione di circa 3 m di lunghezza per agevolarne lo svuotamento e il carico dell’autobotte.
Tutta la copertura delle vasche è del tipo carrabile atta a sopportare il peso dell’autobotte che andrà ad effettuare il carico.

Rilancio percolato dalla vasca 1
È stata realizzata una stazione di rilancio del percolato a partire dalla vasca V1 della zona lagunaggi da utilizzare in situazioni di funzionamento non ordinarie del sistema di lagunaggio del percolato.
In queste situazioni, durante le quali risulta difficoltoso recapitare il percolato all’impianto di depurazione attraverso il collegamento alla pubblica fognatura, verrà attivata manualmente la stazione di rilancio suddetta e costituita da n°2 treni di elettropompe sommergibili (uno di riserva all’altro) di idonea portata e prevalenza che, attraverso una condotta premente in PEAD De 160 mm, consentono di recapitare il percolato al serbatoio di capacità 50 mc posto nel piazzale di ingresso dal quale potranno essere caricati i mezzi autobotte per il recapito del percolato su gomma alla depurazione.

Nuovo manufatto di manovra di fondo alla vasca 4
Si è proceduto alla realizzazione di un nuovo manufatto di manovra di fondo posto a valle della vasca V4, quindi all’intero sistema di lagunaggio, e successivamente all’abbandono del manufatto originariamente esistente.
Il nuovo manufatto è costituito da una vasca di contenimento, di adeguate dimensioni, nella quale sono allocati due serbatoi (S1 e S2) da 25 mc ciascuno destinati ad essere alimentati dal refluo in uscita dai lagunaggi ed a fungere da accumulo per l’invio al depuratore mediante tubazione a gravità. I due serbatoi sono collegati fra loro attraverso un sistema di tubazioni intercettabili che consentirà di garantire l’alimentazione di uno di essi (S2) dal un nuovo sistema di prelievo del percolato dalla vasca V4 mediante due elettropompe, mentre l’altro (S1) è alimentato dalle tubazioni dei by-pass provenienti dalle vasche a monte. Nel serbatoio S1 confluiscono sia tubi che contro tubi di rilevazione delle perdite provenienti dalle vasche di monte.
Lo scarico della vasca V4 avverrà mediante n.2 pompe, di cui n.1 in funzione e l’altra di riserva. Le pompe sono allocate all’interno di un tubo fessurato adagiato sulla sponda della vasca (tipo slope-riser”). Una volta realizzato il sistema sono state sigillate le tubazioni esistenti che attraversano i teli di impermeabilizzazione, eliminando, quindi, anche qualsiasi punto di possibile debolezza e lacerazione del telo.
La vasca di alloggiamento dei serbatoi è realizzata in c.a. ed ha dei muri di contenimento che consentiranno di garantire un volume di accumulo pari ad almeno uno dei n. 2 serbatoi, pertanto, anche in caso di rottura dei serbatoi il refluo verrà contenuto all’interno del manufatto.
Il funzionamento del sistema sopra descritto è controllato mediante sistema si supervisione implementato nel corso dei lavori.

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